- 1 Sgombrare il pavimento
- 2 Attenzione alla sicurezza
- 3 Le superfici
- 4 La batteria e l'alimentazione
- 5 La conservazione
- 6 La base di ricarica
- 7 Agevolare al massimo la pulizia
Le esigenze della vita moderna sono sempre più pressanti, a causa di un’organizzazione del lavoro che comporta una serie di problematiche molto complesse. Molte persone sono costrette a lasciare la propria abitazione molto presto la mattina e rincasare magari a tarda ora e con un fardello di stress molto elevato.
Per chi abbia poco tempo libero a disposizione per potersi occupare della pulizia della propria casa o la trovi una vera e propria seccatura, la risposta ideale è quella fornita dal robot aspirapolvere ovvero quel tipo di dispositivo che riesce a compiere in totale autonomia e senza l’intervento umano, se non quello in fase di programmazione queste operazioni. Si tratta di un ausilio molto importante in quanto può essere programmato e lasciato libero di agire all’interno della casa anche in propria assenza, con alcuni modelli i quali possono essere manovrati a distanza tramite smartphone.
Per poterne usufruire in maniera pressoché completa, occorre però predisporre le migliori condizioni possibili affinchè esso possa mettere in mostra tutte le sue potenzialità, le quali sono effettivamente notevoli. Andiamo dunque a vedere come fare per poterlo sfruttare al massimo.
Sgombrare il pavimento
I robot aspirapolvere possono avere un’autonomia in grado di spingerli a pulire anche ambienti di notevoli dimensioni. In alcuni casi sono in grado di pulire sino a 200 metri quadrati e senza alcun bisogno di ricarica. A patto però di non essere ostacolati nel loro funzionamento.
Proprio per questo la prima cosa da fare è quella di sgombrare il pavimento dagli eventuali ostacoli, in particolare i cavi sottili, che potrebbero in effetti disturbarne l’azione, anche nel caso in cui il robot sia appositamente progettato per passare sui tappeti o dotato di una tecnologia anti-groviglio.
Attenzione alla sicurezza
Tutti i robot aspiratutto contengono delle componenti elettriche. Da questa constatazione ne discende l’imperativo di non immergerli né tanto meno spruzzarli con acqua, eventualità che diventa accettabile solo nel caso in cui il prodotto sia stato appositamente realizzato al fine di essere impermeabile. Altra constatazione la quale deriva dalla logica è quella riguardante poi la polvere, i peli di animali, i capelli e la sporcizia comune: si tratta infatti dell’obiettivo prioritario il quale ha spinto al varo degli aspiratutto robot, rendendo molto importante e strettamente necessario che ne sia evitato il contatto con i liquidi o qualunque tipo di sostanza umida.
Le superfici
La maggior parte robot aspirapolvere in commercio funzionano praticamente su ogni tipo di superficie, si tratti di tappeti o parquet, polivinile di cloruro, piastrelle o linoleum. Questi dispositivi sono infatti in grado di adattarsi ai diversi tipi di pavimento sino a rilevare in automatico scale e altri dislivelli potenzialmente pericolosi. In alcuni casi però possono fermarsi una volta incontrati bordi arrotondati oppure scivolare su superfici che si rivelino particolarmente insidiose. Va poi rilevato che i pavimenti molto scuri o molto riflettenti sono in grado di ingannarli sino a compromettere il funzionamento dei sensori. Quindi occorre tenere presenti queste eventualità.
La batteria e l’alimentazione
Altro aspetto fondamentale per il robot aspirapolvere è quello rappresentato dalla batteria. Prima di utilizzare l’elettrodomestico occorre assicurarsi che l’alimentazione, il voltaggio e la polarità dell’adattatore corrispondano alle specifiche tecniche che sono state indicate dall’etichetta o dalla scatola del robot. Per ricaricarlo, inoltre, è necessario usare solo ed esclusivamente il caricatore in dotazione. La sua spina deve poi essere inserita in una presa adatta e, al fine di evitare incidenti, non deve mai essere scollegata, così come non deve essere tirata via la base di ricarica dal cavo di alimentazione.
Altra cosa da tenere in considerazione è che la batteria di un robot aspirapolvere ha una durata di vita che in media può arrivare a centinaia di cicli di pulizia ove venga utilizzata in maniera adeguata. Al fine di prolungarne il più possibile il ciclo vitale, occorre perciò ricaricare frequentemente l’elettrodomestico e ricaricare in maniera completa la batteria prima di ogni ciclo di pulizia.
La conservazione
Anche la conservazione ha una certa importanza. Una volta che il robot sia stato utilizzato, in effetti, sarebbe molto meglio riporlo in posti chiusi e non esporlo mai a fonti di calore o di freddo eccessivo, avendo inoltre cura di mantenere la temperatura dell’ambiente in cui è riposto tra gli 0 e i 30°C. Ne consegue che sarebbe meglio evitare di riporre il dispositivo e i suoi accessori vicino a forni, caminetti o disporli su pavimenti bagnati.
La base di ricarica
Molti robot sono dotati di una base di ricarica che sono peraltro in grado di raggiungere autonomamente in caso di necessità. Ove sia presente, sarebbe però meglio posizionarla su una superficie livellata, ad esempio un pavimento, il quale non sia riflettente e preferibilmente addossata ad un muro. La superficie riflettente infatti è in grado di andare ad interferire con il sistema di navigazione dell’aspirapolvere robot, che in conseguenza di ciò potrebbe avere delle notevoli difficoltà non solo nel localizzarla, ma anche nel tornarci. La base di ricarica inoltre non deve essere limitata nella sua libertà per almeno 1,5 metri davanti e 0,5 metri per lato, agevolando così l’accesso del dispositivo.
Agevolare al massimo la pulizia
Infine occorre senz’altro ricordare che il modo migliore per avere risultati adeguati dal robot aspirapolvere consiste nel fare grande attenzione a posizionare e ad inserire nel modo corretto il cassetto contenitore per la polvere in ogni utilizzo, oltre che dare vita ad una pulizia del filtro dopo ogni sessione di lavoro.
Anche le spazzole, che sono una parte molto importante del sistema, devono essere oggetto di grandi attenzioni, in quanto sono chiamate a svolgere una parte rilevante del lavoro. Occorre quindi smontarle ogni settimana al fine di rimuovere la lanugine e i peli i quali si saranno nel frattempo andati a collocare intorno ad esse e in prossimità dei cuscinetti. Ad agevolare il compito possono peraltro provvedere gli strumenti messi a disposizione dal produttore, mentre prima di eseguire tali operazioni è necessario non solo scollegare il robot dall’alimentazione principale, ma anche evitare di toccarlo con le mani bagnate, una imprudenza la quale potrebbe essere il preludio a scosse o altri incidenti da evitare assolutamente.