Il parquet rappresenta una scelta sempre più comune nelle case degli italiani. A spingerne l’adozione da parte dei nostri connazionali sono le caratteristiche che questa superficie può vantare: non solo la bellezza estetica, ma anche il calore, il senso di accoglienza e il fatto che si tratti di un materiale naturale. Esteticamente non ha eguali, tanto che sono sempre di più le persone che decidono di montarlo anche all’interno di cucine e bagni, che pure una volta sembravano rigorosamente off limits per questa superficie.
Va peraltro sottolineato come siano ancora in molti a temerlo, un timore causato dalla paura che si tratti di una superficie troppo delicata e quindi difficile da curare. Anche da questo punto di vista, però va ricordato come i parquet di oggi siano decisamente più resistenti di quelli di una volta.
Rimane il fatto, però, che il parquet ha bisogno di cure particolari e, soprattutto, di pulizie molto accurate e attente. Le quali non possono prescindere dall’utilizzo degli elettrodomestici giusti.
I robot aspirapolvere possono provvedere alla bisogna
Se una volta il parquet poteva essere curato mediante una scopa elettrica o un aspirapolvere tradizionale a traino, con l’arrivo dei robot aspirapolvere si è aggiunta una ulteriore soluzione. Va infatti sottolineato come i modelli più evoluti, quelli di fascia alta, siano in grado di provvedere in maniera mirata alla pulizia del parquet.
Va però ricordato che nel caso ci intenda rivolgere ad un robot aspirapolvere per pulire il proprio parquet, si deve scegliere un prodotto che sia stato espressamente ideato per poterlo fare. In questa categoria rientrano in particolare i modelli che sono in grado di fare pulizia con grande delicatezza, evitando così di poter danneggiare la superficie. Per farlo devono avere spazzole particolarmente morbide e anche essere costruiti con materiali che non rechino danno al parquet.
Va poi sottolineato come vi siano robot aspirapolvere lavapavimenti che operano rilasciando acqua sul pavimento e altri che invece si limitano a bagnare lo straccio. Si tratta di due modalità di lavoro assolutamente diverse e foriere di differenti conseguenze: nel primo caso, infatti, può rimanere un certo livello di acqua sul pavimento, che può rivelarsi dannosa.
Va anche ricordato che i robot di questa categoria possono dare buoni risultati, a patto che i parquet siano non solo impermeabilizzati, ma anche sigillati per bene, in modo da evitare conseguenze deleterie di lungo periodo. Il robot, infatti, tende a ripassare più volte sugli stessi punti e di conseguenza, per quanto aspiri l’acqua in eccesso, c’è la possibilità che il legno vada ad assorbire una certa quantità di acqua macchiandosi e che il liquido si vada ad infiltrare anche nelle fessure.
Conclusioni
Il parquet è una superficie che ha ormai conquistato il cuore di un vasto numero di consumatori, anche nel nostro Paese. A permettergli di rinforzare il suo appeal sono le caratteristiche estetiche e il grande calore che riesce ad emanare, conferendo un aspetto estremamente suggestivo agli ambienti in cui viene calato.
Al contempo propone però notevoli difficoltà in ordine alla pulizia da effettuare, proprio a causa della sua delicatezza, anche se negli ultimi anni questo aspetto è stato limitato dall’arrivo di nuovi materiali capaci di opporre maggiore resistenza.
Tra le possibili soluzioni, negli ultimi tempi si è fatta notare quella rappresentata dal robot aspirapolvere, che riesce a operare con la necessaria delicatezza. A poter svolgere il compito sono i modelli della fascia alta, i quali sono dotati di spazzole particolarmente delicate, le quali possono portare via lo sporco senza danneggiare la superficie. Quindi, chi abbia in animo di provvedere al proprio parquet con un modello di aspirapolvere automatizzato, deve senz’altro rassegnarsi a spendere una cifra notevole, che però potrebbe essere ripagata dalle prestazioni.